giovedì 8 luglio 2010

The summer is magic (oh oh oh)

Signore e signore, bambine e bambini, a voi giunge la lieta notizia: anche a Seattle è arrivata l'estate.

Il problema è che l'estate è arrivata del tutto all'improvviso. Basta tornare indietro di qualche post e leggerete di come le vostre Pea abbiano dovuto rinunciare ai notturni festeggiamenti del 4 luglio a causa di condizioni meteo avverse a favore di una ben più calda e rassicurante serata casalinga.

Nel giro di 4 giorni siamo passati dai 10° C diurni (la notte frrrrrredderrimo) ai 32° C di oggi.

Le vostre Pea, superato il trauma iniziale, si sono subito adeguate. Archiviati cappotto e maglioni pesanti (giustamente, le vostre Pea avevano appena fatto in tempo a comprare la felpona viola UW che ha iniziato a fare un caldo boia), hanno sfoggiato le loro italiche magliettine super-FESCION, abbandonato le scarpe chiuse a favore delle ciabattine e sono entrate nel mood estivo (finchè dura).

In realtà però il primo pensiero delle Pea è stato: "ma se gli ammerrigani autoctoni andavano in giro al massimo con un leggerissimo giacchettino quando faceva un freddo pinguino e le Pea indossavano un abbigliamento adatto a scalare l'Everest, adesso che fanno più di 30°, come si vestiranno gli autoctoni ora?"

E scoprire la risposta le ha totalmente sconvolte: ESATTAMENTE COME PRIMA.

Ora, si vede che qualcuno gli ha spiegato che l'outfit giusto per giugno/luglio è composto da shorts, maglietta a mezze maniche e giacchettino di felpa.

Solo che nessuno di è ricordato di spiegargli che nella vita c'è bisogno di un minimo di flessibilità. Quindi mentre le vostre Pea sono uscite da casa in abbigliamento consono alla nuova temperatura, gli autoctoni hanno continuato ad indossare la felpa.


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